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Contesto
Nel quadro della revisione della legge sul diritto d’autore nel 2019 era stata auspicata l’introduzione di una normativa tesa a proteggere le pubblicazioni giornalistiche sull’esempio dell’UE. Alla luce dei dubbi sull’efficacia della normativa UE e sulle modalità di attuazione di quest’ultima da parte degli Stati membri, il Parlamento aveva tuttavia rinunciato a legiferare in questo senso. Aveva invece incaricato il Consiglio federale di presentare un rapporto sull'evoluzione del diritto d'autore, in particolare sulla situazione delle imprese mediatiche e dei giornalisti, tenendo conto degli sviluppi del diritto in materia a livello europeo. Il 17 dicembre 2021, il Consiglio federale ha pubblicato il rapporto «Revisione della legge sul diritto d’autore. Verifica dell’efficacia», in cui ha riconosciuto in linea di principio la legittimità di una rimunerazione delle prestazioni delle imprese mediatiche e ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di preparare un progetto da porre in consultazione. La consultazione si chiuderà il 15 settembre 2023.
Necessità di agire
Da un’analisi svolta su incarico dell’IPI emerge che, nel quadro della concorrenza per gli introiti pubblicitari, la fetta che i fornitori di servizi della società dell’informazione riescono ad accaparrarsi è così grande che rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza del panorama mediatico svizzero.
Garantire la libertà d'informazione
Nell’interesse della libertà d'informazione, i fornitori di servizi online della società dell’informazione potranno continuare a visualizzare snippet (brevi anteprime di testo) o thumbnail (piccole anteprime di immagini) di pubblicazioni giornalistiche, con la differenza che in futuro dovranno versare un compenso alle imprese mediatiche responsabili dei prodotti giornalistici in questione, di cui potranno beneficiare anche i giornalisti. Con questa soluzione si vuole garantire una maggiore equità nel settore mediatico.