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Robotica e intelligenza artificiale (AI)
Da decenni la robotica viene usata per automatizzare le attività umane, che sia nell’ambito della fabbricazione di prodotti o dell’aiuto per i lavori domestici. Se fino a qualche tempo fa erano esclusivamente meccanici, i robot sono oggi dotati di intelligenza artificiale (AI), ossia di sistemi informatici che svolgono compiti per i quali finora era necessaria l’intelligenza umana. Un buon esempio è il riconoscimento vocale artificiale, che crea molte opportunità nell'ambito della PI, sia come ausilio intelligente nel quadro di una domanda di brevetto, sia per la ricerca di loghi di marchi già esistenti.
Allo stesso tempo, l’IA mette l'attuale sistema di PI di fronte a nuove sfide, per esempio, per quel che riguarda la possibilità di proteggere opere d’arte create con l’ausilio della IA.
Da un lato, bisogna chiarire se una creazione di questo tipo può essere protetta dal diritto d'autore, dall’altro, si pongono questioni di diritto brevettuale per quel che riguarda la proprietà dell’opera. L’inventore può aver previsto l'attività dell'IA e quindi essere il titolare dei diritti? Oppure: la proprietà dei diritti potrebbe essere riconosciuta alla stessa IA, che diventerebbe così una «persona elettronica» (analogamente alla persona giuridica e alla persona fisica)?
Sono queste le domande che si pone il gruppo di progetto dell’IPI. Ulteriori informazioni sul lavoro del gruppo sono disponibili qui di seguito.
Fonti/Altre letture:
Progetto dell’IPI sull’intelligenza artificiale e sulla proprietà intellettuale
I metodi dell’IA influenzano sempre più i processi creativi e innovativi sollevando nuovi interrogativi riguardo alla proprietà intellettuale. Un sistema di IA può essere menzionato come inventore? In che misura le opere generate da IA (p. es. le immagini generate partendo da un semplice testo) sono ancora protette dal diritto d'autore? La protezione conferita dai diritti di proprietà intellettuale rappresenta tuttora un meccanismo di incentivazione per i creativi vista la convenienza e la facilità con cui l’intelligenza artificiale produce, con solo un po’ di energia, invenzioni e opere artistiche?
Queste e ulteriori domande vengono attualmente discusse in seno ai fori internazionali. Per partecipare al dibattito, nel 2020 l’IPI ha avviato un progetto comune con il Center for Intellectual Property and Competition Law (CIPCO) dell’Università di Zurigo dedicato al tema dell’IA e della proprietà intellettuale.
Tra il 2020 e il 2022 si è svolta la prima parte del progetto costituita da tre workshop online con relatori provenienti dal mondo accademico e industriale nonché da uffici dei marchi e dei brevetti. I temi trattati sono stati approfonditi in un secondo momento in occasione del quarto workshop di giugno 2022 presso l’Università di Zurigo. I documenti seguenti sono già disponibili.
Qui di seguito sono disponibili le registrazioni dei workshop online sulle condizioni quadro di diritto di proprietà intellettuale per l’IA.
Primo workshop dell’11 giugno 2021 «Status quo e prospettive» con
Ryan Abbott, Professor of Law and Health Science at University of Surrey
Kate Gaudry, Partner at Kilpatrick Townsend & Stockton LLP
Daryl Lim, Professor of Law at University of Illinois Chicago
Peter R. Thomson, Manager Global IP Litigation & Transactions at Novartis
Beat Weibel, Head of the Intellectual Property Department of Siemens AG,
Hansueli Stamm, Chief Economist, Swiss Federal Institute of Intellectual Property
Secondo workshop del 13 settembre 2021 «Aspetti tecnici ed economici» con
Martin Bader, Professor for Technology Management and Entrepreneurship at University of Applied Science Ingolstadt
Alessandor Curioni, VP Europe and Africa and Director IBM Research
Alica Daly, Senior Policy Officer for Artificial Intelligence and Data at WIPO
Naomi Häfner, Assistant Professor of Technology Management at University of St. Gallen
Michael May, Chief of Technology Field Data Analytics & AI at Siemens
Michael Schroeder, Analytics, ML & Data Science Expert at ERNI
Terzo workshop del 10 gennaio 2022 «Assetto politico e giuridico» con
Trina Ha, Director of Legal, Intellectual Property Office of Singapore
Pierre Oliviere, Head of Futures Strategy, UK Intellectual Property Office
Gaétan de Rassenfosse, Associate Professor in Science & Technology Policy at EPFL (Lausanne, Switzerland)
Abraham Bernstein, Professor of Informatics at University of Zurich
Heli Pihlajamaa, Director at European Patent Office
Ulrike Till, Director IP and Frontier Technologies Division at WIPO
Un documento riassuntivo sullo stato delle conoscenze sul tema:
Picht, Peter Georg; Brunner, Valerie; Schmid, Rena (2022): Artificial Intelligence and Intellectual Property Law: From Diagnosis to Action. Max Planck Institute for Innovation & Competition Research Paper No. 22-08.
Un rapporto dettagliato sui risultati del workshop:
Schmid, Rena (2022): Zurich AI & IP Conference Report. Berna: IPI.
Una sintesi dei workshop sulla rivista sic! di novembre 2022:
Schmid, Rena (2022): Artificial intelligence & intellectual property Workshop. In sic! 11.2022.
Un documento di lavoro sui risultati del workshop di giugno 2022 sotto forma di raccomandazioni in materia di politica e ricerca.
Picht, Peter; Thouvenin, Florent (2022): AI&IP: Theory to Policy and Back Again. Policy and Research Recommendations at the Intersection of Artificial Intelligence and Intellectual Property
Dal 2022 l’IPI prosegue con la seconda fase del progetto che terminerà nel 2025 con un workshop. Questa seconda tranche prevede tra l’altro, tre studi di fondo che vertono rispettivamente sulla protezione dei software e l’intelligenza artificiale, sugli effetti incentivanti del diritto d'autore sull’arte generativa e sull’impatto delle invenzioni generate dall’intelligenza artificiale sul sistema brevettuale.