Da oltre trent'anni al servizio delle invenzioni: Consulente in brevetti industriali
La professione di consulente in brevetti industriali ha un ruolo di primo piano nel mondo dell’innovazione. Paul Georg Maué, consulente in brevetti nonché presidente dell’Associazione svizzera dei consulenti in brevetti industriali (VIPS/ACBIS), vanta una carriera più che trentennale. In quest’intervista, il chimico di formazione ci parla della sua esperienza professionale e sottolinea l’importanza dei brevetti per l’industria svizzera.
Paul Georg Maué è presidente della VIPS/ACBIS dal 1998. Foto: zVg
Paul Georg Maué è in pensione da dicembre 2024 dopo una carriera più che trentennale iniziata alla fine degli anni 1980 quando, dopo il dottorato in chimica, viene assunto come consulente in brevetti nel gruppo Ciba-Geigy (ora Novartis). Nel 2008 passa al gruppo Straumann specializzato in soluzioni protesiche dentali. In entrambe le aziende lavora nel reparto Proprietà intellettuale (PI). Nel 1998 assume anche la carica di presidente dell’Associazione svizzera dei consulenti in brevetti industriali (VIPS/ACBIS), i cui soci lavorano per lo più in reparti PI di grandi aziende, ma anche in start-up e PMI.
Un importante traguardo raggiunto sotto la sua presidenza è l’entrata in vigore della legge sui consulenti in brevetti, risultato di uno sforzo congiunto di tutti gli attori interessati. «Malgrado le resistenze fuori e dentro la categoria, con i colleghi e le colleghe delle associazioni di liberi professionisti siamo riusciti a farla andare in porto», spiega Maué. La legge sui consulenti in brevetti definisce diritti e obblighi della categoria professionale indipendentemente dal rapporto di lavoro.
Una professione che valorizza le invenzioni
Il lavoro del consulente in brevetti serve a promuovere le invenzioni. «Della mia professione ho apprezzato soprattutto la possibilità di lavorare in autonomia e la libertà di poter organizzare le mie mansioni», racconta Maué. Per accedere alla professione occorre una laurea in scienze naturali o in ingegneria, per esempio in chimica o in ingegneria meccanica. Solo così è possibile valutare le invenzioni in modo professionale. Oltre a effettuare ricerche nelle banche dati brevettuali, i consulenti si occupano di tutto l’iter brevettuale, dal deposito della domanda fino al rilascio del brevetto e all’attuazione dei diritti che ne derivano.
Quando, alla fine degli anni 1980, è entrato nel gruppo Ciba-Geigy, Maué era uno dei 20 giovani consulenti in brevetti assunti dall’azienda, la quale si era posta l’obiettivo di costruire un servizio interno competente in materia di PI. «Già allora l’azienda era consapevole che la nostra non era una professione fatta per ricercatori "parcheggiati" in attesa del pensionamento», aggiunge con una strizzatina d’occhio.
Ruolo strategico
Negli anni la figura del consulente in brevetti è profondamente cambiata. «All’inizio lavoravo soprattutto con i ricercatori e i loro superiori. Oggi i consulenti in materia di brevetti industriali interagiscono con vari dipartimenti come il marketing, le finanze e la direzione del gruppo. Hanno maggiori responsabilità e sono coinvolti nella pianificazione», spiega Maué. Come in passato, però, devono avere un buon istinto per i nuovi sviluppi: quale invenzione vale la pena tutelare? Per quale invece il brevetto non è un'opzione? Infine non bisogna dimenticare i contatti con figure e uffici esterni, come gli uffici dei brevetti.
«Senza brevetti un’azienda perde la propria posizione esclusiva sul mercato»
Maué si è sempre battuto a favore della protezione brevettuale, in particolare in tempi di crisi. Spesso il valore dei brevetti viene messo in discussione quando si prospettano piani di risparmio: «È vero, le aziende possono risparmiare sui costi a breve termine investendo meno nei brevetti, ma questo ha un impatto significativo sulle prospettive a lungo termine. Senza brevetti, un’azienda perde la propria posizione esclusiva sul mercato».
Di fronte all’aumento dei contenziosi in materia brevettuale registrato negli ultimi anni, Maué è meno ottimista: «I tempi procedurali e decisionali sono troppo lunghi. Spesso le aziende non possono aspettare così tanto prima di lanciare un prodotto sul mercato».
Non sempre il brevetto è la soluzione ideale
Per un Paese come la Svizzera, che non produce materie prime e ha un mercato interno di dimensioni ridotte, la protezione brevettuale è fondamentale. Senza di essa, è difficile coprire i costi di sviluppo, che a seconda del settore possono essere molto elevati. Le imprese devono conoscere le possibilità offerte dai brevetti, ma anche i loro limiti. «Un brevetto non è la panacea. Senza un piano di marketing, anche la migliore invenzione non serve a nulla», sottolinea Maué. Per quanto possa essere importante, il brevetto è solo un elemento. Bisogna che ci sia una domanda di innovazione e se non c’è, bisogna crearla, come ha fatto Apple con l’iPhone.
«La domanda di brevetto non significa che tutto è bloccato»
I brevetti sono anche una preziosa fonte di dati. «Le banche dati brevettuali accessibili al pubblico sono una risorsa fondamentale che le imprese possono utilizzare in modo strategico. Tuttavia, per gli utenti alle prime armi è difficile cercare e analizzare questi dati efficacemente. Serve il supporto degli esperti», osserva Maué. I consulenti in brevetti vantano grande esperienza nelle ricerche brevettuali e nell’analisi dei dati e possono quindi affiancare i ricercatori. Maué precisa altresì che non tutti i brevetti depositati da un’impresa impediscono a un’altra di lanciare sul mercato un prodotto simile. «La domanda di brevetto non significa che tutto è bloccato. Si può comunque ottenere la protezione brevettuale per un prodotto più specifico».
Consulente in brevetti
Secondo Maué, anche in futuro la professione richiederà un mix di competenze tecniche e giuridiche. «Ci saranno sempre nuove tecnologie da studiare. Lavorare con i brevetti esige un bagaglio tecnico e sarà così anche in futuro. Un consulente può fornire assistenza solo se capisce gli aspetti tecnici di un’invenzione».
Ovviamente, bisognerà tener d’occhio le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale (IA), e le nuove possibilità che offrono. «La tecnologia non farà scomparire i consulenti in brevetti», afferma Maué. Tuttavia, l’IA può essere molto utile, come lo è d’altronde già oggi, per riassumere rapidamente il contenuto di documenti o per suggerire alternative linguistiche in fase di redazione. Anche in futuro, i consulenti in brevetti dovranno concentrarsi sui dettagli senza farsi prendere la mano.
Più tempo per gli hobby
Maué ha pianificato bene la nuova fase della sua vita. Dovrà ancora lavorare alcuni mesi per l’associazione e assicurare il passaggio di consegne, ma poi potrà dedicarsi a ciò che finora ha dovuto accantonare per mancanza di tempo. «Voglio prima di tutto ripristinare il mio laboratorio fotografico, che ho trascurato per troppo tempo e poi ricostruire la storia della mia famiglia: il nonno era un uomo d’affari e ha lasciato un vasto archivio. Nel frattempo, ho ricominciato a leggere libri».
Invenzioni curiose
Prima di congedarci gli rivolgiamo un’ultima domanda: «Chiunque abbia lavorato così a lungo nel settore dei brevetti si è sicuramente imbattuto in invenzioni curiose. Ce ne potrebbe menzionare una?» «Effettivamente, consultando la banca dati dei brevetti ne ho viste alcune. Ne ricordo una in particolare: una tutina per bebè per pulire il pavimento gattonando. Alla tutina erano applicati inserti con un tessuto simile a quello di un mocio. Quando il bambino gattona, il tessuto della tutina cattura lo sporco. Anche se può sembrare divertente, quest’invenzione non ha molto senso dal punto di vista economico», racconta.
Corso per diventare specialisti PI e consulenti in brevetti svizzeri
In collaborazione con le associazioni di categoria VESPA/ACBSE, VSP/ASCPI e VIPS/ACBIS, l’IPI propone un corso di formazione per specialisti PI e consulenti in brevetti svizzeri.
Inizio del prossimo corso: agosto/settembre 2025 (termine di iscrizione per l’intera formazione: 1° agosto 2025).
Il corso serve a preparare l’esame federale per consulenti in brevetti che si tiene ogni anno in autunno e copre tutti gli argomenti rilevanti per la terza e la quarta parte. Il corso è aperto anche a coloro che sono interessati ad ampliare o aggiornare le proprie conoscenze in determinati ambiti.