Test con calzini e tappeti
L’ingegnere non si accontenta di rimuoverli e vuole andare a fondo per capire per quale ragione queste sfere rimangono attaccate ad altri materiali. Analizzandole al microscopio scopre che la tenuta è garantita da piccoli ganci elastici e ne riconosce il potenziale per un utilizzo in ambito tessile. Chiuso nel suo atelier per giorni interi cerca di perfezionare la soluzione e infine ottiene un gancio e un nastro che si incastrano l’uno nell’altro. Ed è proprio in questo momento che la chiusura velcro vede la luce. A casa, de Mestral inizia a fare qualche prova con l'aiuto dei suoi figli, ai quali fa indossare calzini e li fa camminare sui tappeti, entrambi appositamente preparati.
Il brevetto protegge la sua invenzione
Dopo anni di ricerche e di tentativi vuole assicurarsi che l'invenzione non gli sia rubata. Così il 22 ottobre 1951 alle 19, George de Mestral si rivolge all’Ufficio della proprietà intellettuale (oggi IPI) presentando la sua domanda di brevetto per la chiusura velcro (CH295638A). Nel 1954 gli viene rilasciato il brevetto perché la chiusura velcro è nuova, originale e ha un’applicazione industriale. L’ingegnere ottiene così per la sua invenzione il diritto esclusivo di utilizzazione per 20 anni. In cambio, nel fascicolo del brevetto, fornisce una descrizione dettagliata del funzionamento della sua invenzione. Questo compromesso con la società continua a rappresentare un elemento centrale della protezione del brevetto.
A questa invenzione ne sono seguite altre tra cui il bigodo con tecnica velcro (CH3800891A) tutt’oggi utilizzato dalle parrucchiere.
Inizialmente il successo commerciale si fa attendere. Il 4 luglio 1969 c'è la svolta. Durante il primo allunaggio viene utilizzata la chiusura velcro per le tute spaziali e altri oggetti degli astronauti. Il leggendario orologio Speedmaster di Omega, ad esempio, aveva un cinturino in velcro per attaccarlo alla tuta. Uno dei primi paia di scarpe con la chiusura velcro è stato prodotto dalla Puma. L’azienda Velcro fondata da de Mestral esiste ancora oggi.