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Un’invenzione per le donne

L’idea per il prodotto le è venuta diversi anni fa, ora vuole sapere se è realizzabile. «L’idea mi frulla in testa da anni», afferma Jennifer West. Per scoprire se l’invenzione è brevettabile, Jennifer West ha deciso di ricorrere alla ricerca brevettuale assistita.

Jennifer West ce l’ha fatta: l’invenzione è brevettabile. Immagine: IPI
Jennifer West ce l’ha fatta: l’invenzione è brevettabile. Immagine: IPI

L’entusiasmo dell’inventrice è palpabile quando, contattata telefonicamente, parla dello sviluppo di idee e del design di prodotti. Tra due appuntamenti, afferma di essere curiosa da sempre. «Pare che io sia una generatrice di idee» dice. La persona giusta al posto giusto, quindi.  Jennifer West, progettista e designer industriale, è infatti impiegata dalla Sedax AG di Uster, un’azienda che aiuta start-up, PMI e grandi gruppi a concretizzare le loro idee.

 

La ricerca assistita nella letteratura brevettuale

Adesso però è arrivato il momento di sviluppare la sua di idea. Ad anni di distanza cerca di concretizzare il progetto. Per farlo sa di dover rispondere alle seguenti domande: l’invenzione è nuova? L’idea è brevettabile? Si è quindi rivolta all’IPI, che la aiuterà a trovare le risposte che cerca nell’ambito di una ricerca assistita nella letteratura brevettuale (cfr. riquadro).

 

Non può dire esattamente in cosa consiste, dal momento che l’invenzione non è ancora brevettata. Sappiamo però che si tratta di un prodotto destinato alle donne. «Durante gli studi, sviluppare prodotti per le donne era il mio segno distintivo» afferma. L’idea per il prodotto che intende sviluppare le è venuta perché non era soddisfatta delle soluzioni esistenti. Un approccio che accomuna tanti inventori.

 

«Assumo sempre un atteggiamento critico di fronte a un prodotto»

Creatività e spirito innovativo caratterizzano Jennifer West da sempre. Era una bambina curiosa e avida di sapere sempre pronta a sottoporre gli oggetti di casa ad attento esame. «In genere mi concentro sulla funzione e sulla costruzione dei prodotti: funzionalità ed ergonomia sono fattori decisivi, mentre la forma deve servire allo scopo. Nel migliore dei casi un prodotto crea fiducia e scatena emozioni». Continua affermando che in un prodotto ben pensato il design è così raffinato da essere appena percepibile.

 

Dopo la ricerca assistita ha chiamato subito i genitori per dire loro che l’invenzione è effettivamente brevettabile. Con l’aiuto di un consulente in brevetti sta ora pianificando i passi successivi. Costituirà un’azienda e la domanda di brevetto sarà depositata a nome di tale azienda. Attualmente sta cercando un partner disposto a commercializzare il prodotto. «Non è necessario che ci sia il mio nome sul prodotto. L’importante è l’utilità per il consumatore. Con le mie idee voglio aiutare gli altri», afferma.

 
 

La mia esperienza di ricerca assistita nella letteratura brevettuale

La ricerca assistita nella letteratura brevettuale dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) aiuta il cliente a farsi una prima idea sullo stato della tecnica nel settore tecnologico per lui rilevante. Il cliente acquisisce così le informazioni necessarie per determinare se l’idea o l’invenzione sia effettivamente nuova e se valga la pena brevettarla. «La ricerca mi ha anche permesso di ottenere uno sguardo d'insieme sui prodotti esistenti e ho così avuto conferma del potenziale commerciale dell’idea», afferma Jennifer West.

 

Affiancata da un esperto in brevetti, ha esaminato la sua invenzione da tutti i punti di vista, passando in rassegna le banche dati brevettuali. Procedendo, la ricerca viene affinata e il campo ridotto. «Sentivo che più andavamo avanti, più ci avvicinavamo alla risposta», racconta l’inventrice. Ovviamente la speranza era di non individuare nessun brevetto che compromettesse lo sviluppo della sua idea.

 

A un certo punto della ricerca, che dura mezza giornata, c’è stato un attimo di incertezza sulla novità dell’invenzione. «Abbiamo trovato diversi documenti di brevetto potenzialmente pericolosi, che però risolvono il problema in modo diverso», afferma Jennifer West. Dopo quattro ore il responso: l’invenzione è potenzialmente brevettabile.

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