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Qual è il confine tra la libertà di espressione e i diritti di proprietà intellettuale?

L'equilibrio tra la libertà di espressione e la protezione della proprietà intellettuale (PI) è un tema complesso, oggetto di ampi dibattiti. Il 27 agosto 2024, presso la facoltà di diritto dell'Università di Neuchâtel si sono riunite circa 50 persone provenienti dalla Svizzera tedesca e francese. La domanda «esiste un giusto equilibrio tra la libertà di espressione e il diritto della proprietà intellettuale?» è stata al centro della tavola rotonda.

Sabrina Konrad risponde alle domande sul tema del diritto di protezione per i media. (Immagine: IPI)

Nel quadro della 14a giornata dedicata all’innovazione presso l'Università di Neuchâtel, gli esperti del settore hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulla libertà di espressione e il diritto svizzero nonché sulla formulazione di possibili misure da applicare nel rispettivo ambito giuridico. L'evento, organizzato in collaborazione con l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI), nella sua nuova edizione bilingue, si è concentrato principalmente sul diritto della PI.

 

Limiti della libertà di espressione nel diritto dei marchi

Daniel Kraus ha aperto la conferenza sottolineando che l'obiettivo non è quello di rafforzare la spaccatura tra Svizzera tedesca e Svizzera francese, il cosiddetto Röstigraben, ma di avvicinarsi linguisticamente e tematicamente. Un primo tentativo è stato fatto già nella scelta del menu per il pranzo, che prevedeva la Rösti, piatto tipico della Svizzera tedesca a base di patate.


Nella sua presentazione, Kraus ha mostrato un giocattolo per cani che aveva la forma e il colore di una bottiglia di Jack Daniel's, ma era etichettato come Bad Spaniels ed emetteva un suono acuto quando veniva schiacciato. In questo caso viene ridicolizzato il famoso marchio o si tratta piuttosto di libertà di espressione? Quale prassi legale si dovrebbe applicare in questi casi? La Corte suprema degli Stati Uniti si è pronunciata sul caso l'8 giugno 2023 (cfr «Jack Daniel’s Properties, Inc. v. VIP Products LLC»).


Il rapporto tra la libertà di espressione e la PI è disciplinato in modo esaustivo nella legislazione in materia di diritto d'autore. In altri ambiti della PI, invece, si sollevano più interrogativi: in particolare nel diritto dei marchi, dove non esistono eccezioni.

 

 
 

Parodia e diritto d’autore: un ambito conflittuale

Il diritto d'autore e la libertà di espressione entrano in conflitto in particolare nell’ambito della parodia. Secondo l’articolo 11 capoverso 3 della legge sul diritto d'autore, «è lecita l’utilizzazione di opere esistenti per la creazione di parodie o di imitazioni analoghe». Ci sono ancora molte domande aperte riguardo all'espressione «imitazioni analoghe», poiché non è ancora stato completamente chiarito quali casi siano inclusi e quali, invece, no (ad es. mash-up, remix, meme, GIF, campionamenti o sample, ecc.). Un esempio principe è il caso del campionamento illecito di una sequenza ritmica del brano Metall auf Metall dei Kraftwerk attualmente dibattuto dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) di Lussemburgo. Un produttore hip-hop è stato accusato di aver utilizzato senza autorizzazione la canzone nel 1997, segnatamente un estratto di due secondi, per creare una sequenza ritmica per un’altra canzone.


In caso di violazione del diritto d’autore, per le piattaforme pubbliche come YouTube la situazione diventa difficile perché sono ritenute responsabili. La piattaforma di social media utilizza, infatti, filtri speciali per prevenire i reati. Tant’è che i sistemi di riconoscimento a volte rimuovono alcuni video, sebbene rientrino nei limiti della parodia o delle imitazioni analoghe, perché non vengono riconosciuti come tali dall’algoritmo. In questo caso si può parlare di minaccia alla libertà artistica?


Si prevede che la CGUE prenderà una decisione sul caso Metall auf Metall l'anno prossimo. Non è ancora certo se la sentenza avrà un impatto sulla giurisprudenza svizzera. Tuttavia, è certo che l'Unione europea prenderà questa sentenza come punto d'orientamento.

 

 

Stato attuale del diritto di protezione affine

Sabrina Konrad, sostituto capo del servizio giuridico Diritto d’autore presso l'IPI, nella sua intervista ha parlato della situazione attuale del previsto diritto di protezione affine per i media e della relativa revisione. L'obiettivo di quest’ultima è che in futuro i grandi fornitori di servizi online paghino un compenso alle imprese mediatiche in caso di utilizzo dei cosiddetti snippet, ovvero brevi estratti di testo. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un messaggio per dare poi al Parlamento la possibilità di esprimersi e prendere una decisione politica in merito.

 

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